29 Giugno 2021
Il Recovery Plan italiano, noto anche come PNRR (Piano Nazionale di Ripresa Resiliente), rappresenta certamente una grandissima occasione per lo sviluppo delle infrastrutture italiane. E lo sarà certamente per le imprese, come la SEC, pronte a sfruttare al meglio le possibilità che si offrono con tale iniziativa. Secondo quanto riportato sul sito del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile (MIMS), gli investimenti del PNRR dedicati alle infrastrutture saranno pari a 62 miliardi di euro. Di tali fondi, 41 miliardi provengono dall’Europa e altri 21 miliardi sono risorse nazionali. Il 56% delle risorse (34,7 miliardi di euro) è destinato al Sud, in modo tale da colmare il gap con il Settentrione.
I PRINCIPALI INTERVENTI
Per lo sviluppo delle linee ad alta velocità/alta capacità saranno stanziati 25 miliardi e gli interventi più rilevanti riguarderanno la realizzazione dei principali lotti funzionali della linea Salerno-Reggio Calabria (11,2 mld), il completamento della Napoli-Bari (1,4 mld), ulteriori lotti funzionali della Palermo-Catania-Messina (1,4 mld). Altri interventi sono previsti per l’attraversamento di Vicenza della Brescia-Padova e la progettazione del lotto Vicenza-Padova (4,6 mld); sulla Verona-Brennero è previsto l’attraversamento di Trento (0,9 mld).
Saranno anche collegate le connessioni diagonali come la Roma-Pescara (0,6 mld), la Orte-Falconara (0,5 mld) e la Taranto-Metaponto-Potenza-Battipaglia (0,4 mld). Ammontano a 5,45 miliardi i fondi stanziati per lo sviluppo delle linee ferroviarie regionali, l’elettrificazione e il collegamento ferroviario con i porti e gli aeroporti. I più importanti interventi riguardano le linee Roma-Venafro-Campobasso-Termoli, la Sibari-Catanzaro lido-Reggio Calabri (Ionica), il raddoppio della Codogno-CremonaMantova e i collegamenti con il porto di Augusta e gli aeroporti di Olbia e Brindisi.
Sono previsti poi 3,8 miliardi per lo sviluppo dei porti, della logistica e dei trasporti marini; 4,8 miliardi per la digitalizzazione della logistica e del trasporto pubblico, con annessi interventi e monitoraggi sulle autostrade A24 e A25; 1 miliardo per il collegamento delle strade provinciali con le direttrici principali e per la realizzazione di piste ciclabili urbane; 5,2 miliardi per la riqualificazione delle aree urbane e delle infrastrutture sociali; 3,2 miliardi per la tutela e la valorizzazione delle risorse idriche (2 mld per dighe, invasi e acquedotti e 1,2 mld per eliminare sprechi e perdite).